Travaglio inguaia Ciancimino

Marco Travaglio corre in aiuto di Ciancimino jr, ma stai a vedere che finisce per inguaiarlo

Marco Travaglio, in un suo articolo pubblicato su "Il fatto Quotidiano" di oggi dal titolo "A proposito di  balle spaziali", si è premurato di spiegarci che è cosa perfettamente normale che un certo documento proveniente da Massimo Ciancimino, sia un fotomontaggio come hanno scritto certi giornali dopo che la cosa è stata stigmatizzata anche dai periti in udienza al processo "Mori-Obinu", lo scorso 12 ottobre.

La ragione di questa "normalità", e quindi del fatto che questo documento nonostante sia un fotomontaggio sarebbe comunque perfettamente autentico, secondo Travaglio è chiarissima: "fu lo stesso Ciancimino a informare immediatamente i pm che dieci anni fa, quando mai avrebbe immaginato che sarebbe stato chiamato a risponderne, fotocopiò su un foglio A4 due appunti, uno suo l’altro del padre. Appunti assolutamente autentici."

E aggiunge poi Travaglio:

"Possibile che diventino “un falso” solo perché sono riprodotti nella
stessa fotocopia?

Sì, se lui avesse detto che erano entrambi del padre.
No, visto che ha detto subito chi aveva scritto cosa, ben prima che lo
scoprisse la Scientifica.

Dunque anche il 55° documento è autentico.

Dunque Ciancimino esce confermato su tutta la linea.

Dunque gli unici falsi, in questa storia, sono i titoli della Stampa e del Giornale . "

Ora, a parte il fatto che il documento che secondo il gen. Mori è frutto di manipolazioni, non è questo, ed a parte il fatto che su quel documento i periti hanno ammesso di non aver effettuato verifiche (e che di conseguenza non si può scrivere che Ciancimino esce confermato su tutta la linea poichè è ancora tutto da dimostrare), in questa fase è interessante rilevare che, a supporto del suo assunto, Travaglio cita, preciso come al solito, il "verbale del 1° dicembre 2009 reso da Massimo ai pm Sergio Lari e Nino Di Matteo. Quel giorno consegna un foglio fotocopiato e avverte: “Guardando il foglio alla mia sinistra è la mia grafia, alla mia destra è la grafia di mio padre. Gli appunti più chiari sono scritti a matita da mio padre, infatti li ho fotocopiati per evidenziarli meglio. Quelli più scuri… è la mia grafia. Erano argomenti che mi ripromettevo di approfondire con mio padre (in vista del libro di memorie che avrebbero dovuto scrivere insieme nel 2001-2002 e che poi non si fece perché don Vito morì nel novembre 2002, ndr)”

Dobbiamo essere grati a Marco Travaglio per averci riportato a quella testimonianza di Massimo Ciancimino, dove il figlio di don Vito narra ai PM di aver messo insieme quel fotomontaggio poichè "Erano argomenti che mi ripromettevo di approfondire con mio padre"

Infatti ponendo a confronto queste dichiarazioni con gli esiti delle perizie e nello specifico con la datazione di questo documento, ecco che con tutta probabilità salta fuori un'altra "sola":
 

fotomontaggio ciancimino

La carta è stata prodotta dopo al "luglio 2004".

A questo punto, si può dubitare nuovamente che Ciancimino jr abbia mentito ai PM, e comunque lo stesso Ciancimino dovrebbe spiegarci perchè avrebbe realizzato un collage tanto elaborato, con parti di testo “miste” riguardanti Berlusconi, Gladio, la Banca Rasini, il Sisde, Dell’Utri, ecc..ecc…, dopo il 2004, quando suo padre era già più che sepolto, e con lui il progetto del suo libro.

Grazie Marco.

Enrix