SCARAMUCCE CON MARCO TRAVAGLIO.
Zuffa sul blog di Marco Travaglio sull’intervista a Paolo Borsellino, ed il giornalista in persona esce dalla tana, insultando chi ha osato infastidirlo.

Nei giorni scorsi sul blog di Corrias, Gomez e Travaglio "voglioscendere.it", in QUESTA discussione, è esplosa una polemica fra gli utenti sulle alterazioni dell’intervista di Paolo Borsellino, polemica suscitata dai video prodotti da questo blog "Le verità sull’intervista a Paolo Borsellino".
Marco Travaglio è stato chiamato più volte in causa, tanto che il giornalista torinese, fatto atipico per questo personaggio ieratico e guruforme, è dovuto intervenire per ben tre volte in prima persona in replica alle pungenti sollecitazioni.
Naturalmente lo ha fatto semplicemente negando l’evidenza e lanciando insulti da bulletto universitario, ma qualcuno ha già rilevato che si tratta comunque di un fatto eccezionale.
E quindi, in replica agli insulti, son dovuto scendere in campo anch’io, per forza.
Riporto quindi per una più immediata comprensione dei termini della querelle, la parte saliente della discussione, che tra le altre cose contiene, oltre ai tre di Travaglio già citati, altrettanti miei messaggi di replica, nonchè un intervento del blogger e scrittore amico mio, Gabriele Paradisi.
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# 14 commento di Versione integrale ? – lasciato il 5/1/2010 alle 20:30
Il Fatto Quotidiano dal 18 dicembre scorso distribuisce nelle edicole un DVD dal titolo “Paolo Borsellino. L’intervista nascosta” presentandola come “versione integrale” dell’intervista rilasciata da Paolo Borsellino il 21 maggio del 1992, appena due giorni prima della strage di Capaci. Messa in questi termini l’iniziativa non è affatto banale, nel corso del tempo sono infatti circolate varie versioni di questo lungo colloquio del giudice scomparso con due giornalisti di Canal Plus. Il problema è che differivano fra loro in maniera significativa, il Fatto dichiara di pubblicare ora la versione integrale e non contraffatta del pensiero di Paolo Borsellino, un documento “eccezionale ed inedito”. Ma è davvero cosi?
Oltre ai 45 minuti di intervista a Borsellino, altrettanto spazio viene riservato sul DVD per la corposa prefazione e postfazione di Marco Travaglio. Quest’ultimo ribadisce come non siano stati effettuati tagli al filmato originale, qualcuno si è preso però la briga di analizzare attentamente quanto proposto da il Fatto e lo ha messo a confronto con altre versioni circolate in rete. Vediamone il risultato nel video che segue, nel quale vengono poste domande precise al giornalista torinese, del tipo: caro Marco, se il DVD che avete pubblicato è veramente “integrale” come dici tu, che fine ha fatto questa parte? E via di seguito, il risultato del DVD a quanto pare più che altro è un mal rifatto.
Caro Marco Travaglio, a te dissipare i dubbi, anche se conoscendo la tua nota allergia all’autocritica appare altamente improbabile che arriverà mai una risposta
http://www.youtube.com/watch?v=Pa4e1QqG0lg
http://www.youtube.com/watch?v=_XMnjVGXqR8
# 33 commento di Renzo C – lasciato il 5/1/2010 alle 23:36
# 14 commento di Versione integrale ?
Ho visto uno dei video e mi pare questione di lana caprina, come ho già scritto nel thread precedente.
Semmai è un altro il punto per cui non può essere definita integrale, ma non lo riposto qui.
Saluti
A questo punto, ecco il primo intervento di Travaglio:
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# 62 commento di Marco Travaglio – lasciato il 6/1/2010 alle 10:48
A proposito dei commenti che mettono in dubbio l’integralità dell’intervista a Paolo Borsellino dei due giornalisti di Canal Plus, distribuita in dvd con il Fatto Quotidiano, confermo che si tratta dell’integrale "girato" e non montato da Fabrizio Calvi e Jean Pierre Moscardo, dal momento in cui giungono dinanzi a casa Borsellino al momento in cui ne escono. Come può verificare chiunque abbia visionato il filmato. Le mascalzonate diffuse ad arte da qualche sito di noti manipolatori si commentano da sole.
mt
Ma la discussione prosegue, incurante di questo monito, con decine di altri messaggi di discussione, tanto che Travaglio deve di nuovo intervenire:
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# 282 commento di Marco Travaglio – lasciato il 7/1/2010 alle 10:16
Sto seguendo, con un misto di incredulità e sconcerto, l’incredibile dibattito che si sta sviluppando sul nostro blog a proposito del dvd con l’intervista di Borsellino. Forse qualcuno dovrebbe mettere mano al dizionario della lingua italiana per informarsi del significato di "integrale". Intervista integrale non vuol dire che, quando i giornalisti accendono la telecamera, non la spengono e non la spostano più per tutte le ore dell’intervista. Vuol dire, semplicemente, che tutto quel che i due giornalisti francesi hanno girato e stava sul nastro dell’intervista a Borsellino l’hanno dato a noi, che l’abbiamo riversato sul dvd senza togliere nemmeno un nanosecondo. Che poi ci siano delle pause nella ripresa, lo capiscono anche i bambini (non si capirebbe, invece, se l’avessimo montato): per esempio, quando Borsellino chiede di staccare perchè ha una telefonata di lavoro in corso, dopodichè gli rifanno la domanda o quando finisce la cassetta e viene sostituita. Di che cosa dovrei o dovremmo scusarci? Di aver definito integrale un filmato integrale? Di averlo messo a disposizione delle migliaia di persone che non l’avevano mai visto in quella definizione e tutto di seguito? Di aver ricevuto la pubblica gratitudine della vedova di Paolo Borsellino, signora Agnese, e del fratello Salvatore? Quando leggo certi deliri mi cadono le braccia e mi vien voglia di occupare in maniera più dilettevole il mio scarso tempo libero. Poi penso ai tanti che han visto quel video e ci hanno ringraziati, anche nell’affollatissima serata di presentazione a Palermo, e allora penso che vale la pena continuare. Se poi qualche decerebrato vuole continuare a credere che io (o i colleghi francesi, 17 anni dopo) mi sono messo lì a tagliuzzare l’intervista, con la mia nota manualità di montatore cinematografico, per nascondere chissà cosa è libero di farlo. E magari anche di farsi visitare da un bravo specialista.
mt
A questo punto il sottoscritto, in qualità di autore dei due video che hanno suscitato il dibattito, si vede obbligato ad intervenire:
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# 300 commento di segugio – lasciato il 7/1/2010 alle 11:37
Sono l’autore dei video "Le verità sull’intervista a Paolo Borsellino" e rispondo al commento n°62 di Marco Travaglio e successivi.
Caro Travaglio,
innanzitutto "noti manipolatori" te lo tieni per te che per il trattamento furbo di un testo vanti già una condanna per diffamazione, privilegio che per il momento ancora mi manca.
Detto questo, e letti gli interessanti commenti di Renzo e le tue repliche, ti dico che le chiacchiere stanno a zero.
Le due "sfumate" di cui parla Renzo producono la scomparsa di parti dell’intervista che invece sulla trascrizione dell’ Espresso proseguivano ancora per un pezzo, sino a tre fantomatici puntini (e son quei puntini, che ci interessano) , con compiute domande e compiute risposte del magistrato che nel DVD del Fatto non esistono. Quindi, o se le è inventate di sana pianta l’Espresso, o il tuo "girato" non è integrale. Io credo la seconda. E siccome dopo lo sfumo c’erano delle domande (erano francesi, e facevano domande) e delle riposte che sull’espresso sono state invece trascritte, la spiegazione è una sola: qualcuno in uno studio, col culo su una sedia, si è messo lì e ha tagliato.
Non è dato sapere, come al solito, chi l’ha fatto, e son convinto che non l’hai fatto tu.
Ma è stato fatto. E se quacuno l’ha fatto, ha tagliato, e perchè li c’era qualcosa che andava tagliato, e non per portarsi a casa un pezzo di nastro come ricordino.
Possiamo dichiararci pelomeno curiosi di sapere che cosa è stato tagliato senza che tu ti precipiti ad insultare con epiteti tipo"imbecille"? Grazie ancora e sempre.
Segugio.
La controreplica di Travaglio, giunge verso sera:
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# 388 commento di Marco Travaglio – lasciato il 7/1/2010 alle 18:9
Non so chi sia il tizio che sostiene che gli avrei dato del manipolatore. Non lo conosco nè ci ho mai avuto a che fare. I manipolatori a cui mi riferivo stanno in certi siti che manipolano da anni quello che scrivo sulle stragi e sull’eroica cattura di Riina, e ad essi mi riferivo nel mio commento precedente. Quanto a questo signore, che cita presunte mie condanne per miei presunti articoli diffamatori e manipolatori, gli rammento che il mio casellario giudiziale è immacolato e che Vittorio Sgarbi è stato appena condannato dal Tribunale civile di Torino a risarcirmi i danni per avermi dato del diffamatore ad "Annozero". Quanto al dvd di Borsellino, confermo per l’ultima volta che esso riporta il filmato integrale dell’intervista fatta dai giornalisti francesi nel 1992, che ci hanno riversato l’intera pellicola girata in quell’occasione. Chi non si rassegna e continua a sproloquiare con domandine insinuanti, scambiando normali stop di ripresa per tagli o censure, lo farà d’ora in poi in beata solitudine. ho cose più serie da fare che star dietro alle loro elucubrazioni. e torno a consigliare un bravo specialista.
mt
A questo, punto, l’intervento di Gabriele Paradisi, al quale risponde "Renzo C":
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# 391 commento di Gabriele Paradisi – lasciato il 7/1/2010 alle 18:18
@MT – #395
Ma al di là che il dvd sia l’intervista integrale fatta da Calvi e Moscardo a Borsellino, come spiega le differenze col testo dell’Espresso e soprattutto le differenze con la "clip"?
Ovvero perchè Calvi nella clip fa a Borsellino una domanda diversa da quella che si vede nel filmato integrale al minuto 37 e 36 secondi?
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# 405 commento di Renzo C – lasciato il 7/1/2010 alle 19:24
# 391 commento di Gabriele Paradisi
Egregio Sig. Paradisi, ho visto il video a cui si riferisce e a mio modestissimo parere si tratta solo di un ridoppiaggio dell’ audio della domanda posta da Calvi a Borsellino.
Perchè lo abbia fatto non è dato saperlo (forse perchè era in italiano non perfetto?) ma la sostanza della domanda è rimasta la stessa, così come, ovviamente, la risposta di Borsellino.
Le faccio un esempio: se le chiedo
lei si chiama Paradisi di cognome?
oppure
Paradisi è il suo cognome?
Che differenza c’è? nessuna sostanzialmente, è la stessa domanda.
E’ ciò che ha fatto Calvi, perchè non si sa ma è questione, come ho scritto, di lana caprina.
La mancanza invece di parte del registrato nel punto che ho segnalato no, in quel punto manca qualcosa, è palese.
Cordiali saluti
p.s. complimenti per il suo "Periodista, di la verdad!"
______________________________________
# 388 commento di Marco Travaglio
Poichè lei è sempre così impegnato, la ringrazio per aver perso tempo prezioso per dedicarlo al suo blog e ai suoi lettori.
>>Chi non si rassegna e continua a sproloquiare con domandine insinuanti
ma il punto indicatole lo ha visto, sì o no?
>>scambiando normali stop di ripresa per tagli o censure
semmai è lei che lo scambia con un normale stop (non sa di cosa scrive, mi perdoni) e non ho MAI scritto di censure, di mancanza sì.
>>ho cose più serie da fare che star dietro alle loro elucubrazioni
non si direbbe, è il suo terzo post, è un record!
>>e torno a consigliare un bravo specialista
grazieee
Saluti dal suo personale "imbecille decerebrato"
E per concludere, le mie due ultime repliche: quella a Renzo C, e, naturalmente, quella a Marco Travaglio:
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# 449 commento di segugio – lasciato il 8/1/2010 alle 2:2
@ RENZO C
Caro Renzo C., mi scuso per il ritardo con cui replico, ma sono molto impegnato.
Vediamo dunque di scendere un po’ nel dettaglio.
Se si esamina il sinottico dell’intervista che io ho messo online sul mio blog da più di un anno, ed il suo completamento che ho realizzato quando è uscito il DVD,:
http://static.zooomr.com/images/8762137_1cfcfdc36e_o.png
si vede, leggendo la trascrizione dell’espresso, che nei punti dove lei ha visto la sfumata, la macchina non si fermava per niente, perché l’intervista continuava.
Con questi passaggi:
“MANGANO CONOSCEVA BONTADE?
“Questo ritengo che risulti anche nella dichiarazione di Antonino Calderone [Borsellino poi indica un altro pentito ora morto, Stefano Calzetta, che avrebbe parlato a lungo dei rapporti tra Mangano e una delle famiglie di corso dei Mille, gli Zanca, NDR]…
E soprattutto, nel contesto del secondo taglio:
E QUESTA INCHIESTA QUANDO FINIRÀ?
Entro ottobre di quest’anno …
QUANDO È CHIUSA, QUESTI ATTI DIVENTANO PUBBLICI?
Certamente…
"PERCHÉ CI SERVONO PER UN’INCHIESTA CHE STIAMO COMINCIANDO SUI RAPPORTI TRA LA GROSSA INDUSTRIA"
“Passerà del tempo prima che …”
Quindi, il DVD non è integrale. Ci sono dei tagli. E li vede quei puntini? Ecco, io credo che sarebbe interessantissimo sapere cosa c’era lì, al posto di quei puntini.
Lana caprina? Mah. Lei dice dunque che vedere differenze nel punto dove ho segnalato quell’alterazione (perché ovviamente si tratta di una modifica postuma; quando ipotizzo che si possa pensare ad una domanda posta veramente al giudice, e poi tagliata, faccio dell’ironia, ma l’ironìa è per pochi) è questione di lana caprina. Poi fa l’esempio col cognome di Paradisi.
Guardi, caro Renzo, qui noi abbiamo due Paolo Borsellino.
Il primo è un Paolo Borsellino che ad una domanda piuttosto ampia sui rapporti fra Cosa Nostra e industria, (gli era stato chiesto di esprimere un giudizio sulla fusione tra cosa nostra ed industriali al di sopra di ogni sospetto come Berlusconì o Dell’Utri) risponde che, A PRESCINDERE DAI NOMI SPECIFICI DI BERLUSCONI E DELL’UTRI (perché su quei nomi egli precisa di NON POSSEDERE ELEMENTI tali da poter esprimere opinioni), la mafia iniziò a cercare sbocchi in quella direzione, cioè quella dell’industria e del commercio lecito, per reinvestire il denaro illecito o paralecito, DALL’INIZIO DEGLI ANNI 70 IN POI.
L’altro è un Paolo Borsellino che, quando gli viene chiesto di dare una spiegazione all’anomalia (“non trova strano?”) dei “collegamenti fra Mangano e Berlusconi”, risponde che la mafia ALL’INIZIO DEGLI ANNI 70 (“in poi” viene magistralmente fatto sparire nel “montaggio frettoloso” della versione trasmessa in RAI. Se n’era accorto?) stava cercando sbocchi per investire i suoi soldi. In pratica il secondo paolo Borsellino, è un Borsellino che implicitamente ma neanche troppo implicitamente (grazie ai tagli della pellicola ed alla domanda postuma) motiva le frequentazioni fra Mangano e Dell’Utri con i trasferimenti di denaro della mafia avvenuti all’inizio degli anni 70.
Il primo è il Borsellino originale, naturalmente.
Il secondo, quello della versione dove il francese si prende la briga di piantarsi davanti ad un microfono, registrare una domanda a giudice ormai sepolto e sostituirla a bella posta alla domanda originale, è quello di RaiNews24, quello della “Demo” di 10 minuti confezionata a titolo esemplificativo e riassuntivo, quello del “montaggio un po’ sbrigativo” fatto “a dimostrazione della GENUINITA’ dell’intervista”, di quella “ piccola clip”, quel “piccolo estratto dell’intervista che è stato montato FRETTOLOSAMENTE da qualche tecnico, senza nemmeno la loro supervisione”.
Ora, le sembra che le differenze fra i due Borsellini siano differenze di lana caprina? Ma si, mi dirà lei.
In fondo che differenza passa tra un Borsellino che accusa implicitamente Berlusconi del reato di riciclaggio ed uno che non lo fa per niente? Proprio nessuna, no?
Se il Borsellino vero fosse il secondo, non ci sarebbe per niente da stupirsi se la Corte giudicante del Borsellino-bis avesse voluto richiamare quest’intervista fra i moventi “coadiuvanti” della strage.
E guarda un po’, la Corte l’ha proprio fatto, come giustamente ci ha ricordato Travaglio nella prefazione.
Peccato però che il Borsellino vero era il primo.
A Marco Travaglio, che brandisce querele, rispondo domani.
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# 480 commento di segugio – lasciato il 9/1/2010 alle 2:24
Egr. Dott. Travaglio,
Le do del “Lei” perché col suo messaggio 388 la cosa è diventata un po’ più formale.
In questa discussione due persone, con il messaggio n° 14 e n°33 hanno manifestato alcune perplessità suscitate dal DVD dell’intervista a Paolo Borsellino, e si sono richiamate per il caso, il primo indicandone anche i link, a due video di mia creazione ed inseriti nel mio sito, indicato in calce, nonché su youtube, sul mio canale personale.
Nella sua personale replica n° 62, Lei ha additato queste come “mascalzonate diffuse ad arte da qualche sito di noti manipolatori”, le quali, sempre a suo dire, “si commentano da sole.”.
Le “mascalzonate” in questione consisterebbero, tra l’altro, nella tesi che il “girato” allegato al Fatto non sia, in realtà, il girato integrale, ed effettivamente tali “mascalzonate” sarebbero state diffuse in primis dal mio sito, in particolare mediante uno dei due video citati, avente titolo “Caro Marco, facci sapere.”.
Senza volere per ora scendere nel merito della discussione, e rimandando il piacere di dimostrarLe che non si tratta affatto di “mascalzonate”, rimarco che Lei con riferimento al sito che tali “mascalzonate” avrebbe diffuso, il quale purtroppo è il MIO sito, lo ha definito come un sito di “noti manipolatori”.
Ora, non essendo il sottoscritto né noto, né manipolatore, né quindi e a maggior ragione un “noto manipolatore”, mi pare, stante il quadro, di poter accampare il diritto, come già ho fatto nel mio messaggio precedente con riguardo all’ingiuria stessa, di girare al mittente l’avvertimento consistente nell’esempio del malcapitato Sgarbi, il quale per aver parlato a vanvera a Suo danno, a seguito di causa civile da Lei promossa, è stato condannato a risarcire per l’appunto tale danno. Condanna, peraltro, di primo livello di giudizio civile, e quindi appellabile, ritengo, così come appellabile era la sentenza di condanna che testè ebbi il pregio di rammentarLe, e vale a dire quella dove il giudice monocratico del Tribunale di Roma Roberta Di Gioia, in riferimento ad un suo articolo, scrisse nello specifico provvedimento: “nel caso di specie non risulta rispettato il fondamentale limite della scriminante, vale a dire la veridicità della notizia. La notizia come riportata non risponde a verità”.
E dove poi scrisse: “e’ evidente che l’omissione del contenuto integrale della frase di Riccio, riportata solo parzialmente nell’articolo redatto da Travaglio ne ha stravolto il significato.”
E dove quindi scrisse: “ Travaglio ha fornito una distorta rappresentazione del fatto riferito dalla fonte le cui dichiarazioni lette integralmente modificano in maniera radicale il tenore della frase che nell’articolo è stata AGGANCIATA AD ARTE IN MANIERA PARZIALE subito dopo la descrizione del nebuloso contesto di intrecci relativi ad affari illegali, al precipuo scopo di insinuare sospetti sull’effettivo ruolo svolto da Previti”.
E dove scrisse: “le modalità di confezionamento dell’articolo risultano peraltro singolarmente sintomatiche della sussistenza in capo all’autore di una precisa consapevolezza dell’attitudine offensiva della condotta e della sua concreta idoneità lesiva della reputazione di Previti”
E dove infine scrisse: “La circostanza relativa alla presenza dell’onorevole Previti in un contesto di affari illeciti e di pressioni indebite è stata inserita nel corpo dell’articolo mediante un accostamento indubbiamente insinuante con l’effetto di gettare una pesante ombra sul ruolo avuto da Previti in quella specifica situazione e con chiara allusione ad un suo coinvolgimento nella vicenda, acquisendo perciò una evidente connotazione diffamatoria”
Insomma, di quella condanna lì, stavo parlando. Condanna di primo grado, certo; pena sospesa, certamente; sotto regime di indulto, che diamine; appellata, ci mancherebbe.
Tutte ottime cose che sospendono gli effetti della sentenza di condanna e quindi ne impediscono l’iscrizione sul casellario giudiziale, (quello da Lei esibito scintillante di pajettes), ma che non disintegrano la sostanza del giudizio stesso, la quale rimane lì dov’è, condivisibile o meno. Condivisibile o meno, beninteso, solo relativamente alla parte dell’intervento di amputazione delle dichiarazioni di Riccio da Lei effettuato, nel senso se questo sia avvenuto in effettivo stato di coscienza, come dice il giudice, o di incoscienza. In questo secondo caso Lei avrebbe dipinto INVOLONTARIAMENTE un quadro dove Cesare Previti risulterebbe presente, e quindi coinvolto, in un contesto in cui si perpetrava un grave reato di subornazione. Perché sul fatto che nel Suo articolo il Previti in quel contesto ci risultasse, non ci piove, e non basteranno certo i sei occhi da Lei invocati, né eventuali dodici o sessantaquattro successivi, per affermare che è vero il contrario. No, la mission è dimostrare ai sei occhi che vedon meglio di due, che lei non l’ha fatto apposta. O forse anche solo di dimostrare come non provabile che Lei l’abbia fatto apposta, anziché per non aver fatto più attenzione. Le auguro di cuore di riuscirci.
Detto questo, mi ritiro da questo suo giardinetto dei bambini fortunati, quelli cioè cui viene magicamente concessa dalla dea bendata la possibilità di dare libero sfogo al proprio sdegno, di cementare le proprie convinzioni politiche, grazie ora ad un soggetto che muta, ora all’avverbio che scivola, ora all’oggetto che manca all’appuntamento, ora al verbo che, offeso da un raggio di sole troppo intenso, si ripara dietro all’ombrellone non senza aver trovato però prontamente un valido sostituto, anche se, ahimè, di significato non proprio identico, e magari supportato da un ficcante aggettivo in cerca di impiego.
E così, vuoi per un caso, vuoi per un accidente, vuoi per un tecnico di montaggio troppo frettoloso e non supervisionato (ed io aggiungerei: anche ben ubriaco), vuoi per ragioni di sintesi, vuoi per sfiga o per dimenticanza, ecco sorgere i nostri personaggi di cartone: i Previti ubiqui che partecipano ad un reato di subornazione pur trovandosi da un’altra parte, i Borsellino che indicano nel riciclaggio del denaro della mafia le ragioni dei collegamenti fra Mangano e Berlusconi pur non avendolo mai detto in vita loro, i Dell’Utri che per telefono si fanno portare droga in albergo anche se in quell’albergo non c’erano ma c’era un altro, così come c’era un altro al telefono, indagini che appaiono in corso quando invece ne è già stata richiesta l’archiviazione, ecc…ecc…
Tutti casi fortunatissimi e fortuitissimi, intendiamoci bene, di cui non ha colpa nessuno.
Lungi da me quindi voler turbare i sogni dei bambini e spezzare l’incanto del magico mondo di Gianni Rodari e delle sue paroline indisciplinate.
Soltanto insisto nel rammentarLe la domanda che Le ho posto nel mio video, e che rimane senza risposta: come mai nella “demo” di 10 min montata frettolosamente da un tecnico senza supervisione e poi trasmessa da RAINEWS24, c’è Fabrizio Calvi che formula a Paolo Borsellino una domanda che nel video “integrale dallinizioallafine” allegato al Fatto, non compare?
Se Lei, Travaglio, non sa rispondermi, potrebbe sempre aiutarmi a girare la domanda a Calvi, il quale forse non supervisionava i montaggi perché era già troppo impegnato ad implementarne i contenuti in sala di registrazione.
Buone cose.
enrico tagliaferro (enrix).
P.S.: Lo specialista può essere utile anche solo per sedare una crescente predisposizione agli eccessi di iracondia ed all’ingiuria. Quando questi poi dimostrano di sconfinare spesso e volentieri nello sbrocco, direi che è molto consigliato.
anonimo 20:50 on 9 January 2010 Permalink |
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/2010/01/09/marco_travaglio_risponde_su_al.html
anonimo 21:47 on 9 January 2010 Permalink |
Sei riuscito a stanarlo e a metterlo all’angolo, ora vediamo se ti risponde
o se preferisce non insistere
Maria
anonimo 22:27 on 9 January 2010 Permalink |
Maria angelica vedi che Marco Travaglio ha risposto, notizia fresca, e il segugio non ci fa una bella figura
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/comments/2415318
anonimo 23:35 on 9 January 2010 Permalink |
Sisi proprio una figura pessima
l’arrampicata sui vetri di Travaglio
spaventerebbe chiunque eheheh
L’arte del divagare
ma che bell’esercizio di retorica da parte dell "opinionista satirico"…..
solo che non basta…..
Che Carini Sympatros e Sagra
Travaglio non sa neanche che esistono
ora sul blog è costretto ad intervenire
per rispondere a Enrix
ed eccoli per la prima volta da anni su voglio scendere
con i loro strusciatine,spacchi e tacchi a spillo
per farsi "belle" con lui
che ovviamente continua ahimè a non cagarli…
Non sono un’amore?
Rake
anonimo 00:12 on 10 January 2010 Permalink |
non ci sta facendo una bella figura ma secondo me la smorza qui sta storia… prevedo silenzio stampa
poliscor 02:43 on 10 January 2010 Permalink |
Eh si, bella risposta: uno sproloquio al 97% dedicato alla sua condanna ed un 3% per dire "lei non sa chi sono io, faccio come mi pare, rispondo come e quando mi pare".
Tipico.
P.
anonimo 03:55 on 10 January 2010 Permalink |
Caro il mio amico Segugio, ho postato questo commento sul sito di Travaglio e lo lascio anche a te.
Un abbraccio
Alessandra Fontana
Ahi…Ahi… Il travagliato pennivendolo si è seccato ed ha risposto con tono piccato quando il buon Segugio l’ha trovato con le mannine esili e diafane nella marmellata!
Titolo in terza persona e poi un mare di non risposte. Peccato.
Una "multina" della Corte d’Appello per le balle raccontate in un articolo non è sinonimo di non colpevolezza, ma non sporca la fedina penale e il pennivendolo fa il furbo… Peccato.
L’intervista a Borsellino (pover’uomo, mi dispiace vederlo strumentalizzare dalla sinistra, lui ne soffrifebbe doppiamente) è evidentemente manipolata e il pennivendolo non risponde. Peccato.
Ma come, Marcolino si affanna nel chiedere e pretendere risposte a domande banali sull’alcova di Berlusconi e poi non risponde ad accuse gravi di manipolazione della verità? Peccato.
L’allusione ad uno specialista per chi lo contraddice è banale e sciatta. Peccato.
Il tentativo di attribuire frasi non scritte agli interlocutori al fine di ribaltare la realtà per trarne vantaggio, è triste oltre che becero. Peccato.
E poi quella chiusa prepotente e presuntuosa che ancora una volta svela perfettamente il personaggio… che pena.
Paghi la "multina" (le faccio notare che la cifrettina equivale allo stipendio mensile di un operaietto, quindi non sia snob!) e smetta di fare il furbo, travagliato pennivendolo, maestro del copia incolla e cancella quello che non mi fa comodo.
Non molti italiani fortunatamente la ritengono persona seria e lo dimostrano quando vanno a votare.
A proposito, a quando la candidatura con Di Pietro?
L’ho già detto, ma mi sento di ripeterlo, che pena.
Alessandra
anonimo 04:20 on 10 January 2010 Permalink |
Enrix un inizio d’anno col botto. Travaglio come al solito in pubblico se la tira, in privato starà rosicando causa la figura che gli hai fatto rimediare.
Complimenti di nuovo!
Davide Baldoni
anonimo 17:37 on 10 January 2010 Permalink |
Complimenti Enrix, come spesso fai hai messo in evidenza contraddizioni importanti nel giornalista che viene considerato lIL PRIMO DEI POCHISSIMI VERI GIORNALISTI ITALIANI, SOPRATUTTO GIORNALISTA SENZA CONDIZIONAMENTI.
Solo un piccolo appunto, per precisione, sulla risposta che ti ha dato Travaglio riguardo il fatto che la richiesta d’archiviazione era impossibile da conoscere visto che era di due settimane prima della messa in onda della tasmissione, e quella news NON POTEVA ESSERE UFFIICIALMENTE CONOSCIUTA DA M.T.
Gianluca
P.S. E’ stato molto bravo anche Gabriele che entrando nel confronto ha posto le 10 domande a Travaglio, tutte molto ben fatte ed interessanti, peccato che M.T. stia facendo la figura barbina di d’Avanzo. Speriamo ci faccia la grazia, facendo luce su molti argomenti interessantissimi.
enrix007 13:21 on 11 January 2010 Permalink |
Gianluca, ho replicato a Travaglio sulla barzelletta del segreto istruttorio.
Come vedi, anche in quel caso, si tratta sempre di affermazioni evidentemente poggianti sul convincimento di avere a che fare con degli sbarbatelli che come tanti suoi ammiratori bevono senza mai controllare cosa c’è nel bicchiere.
anonimo 20:56 on 11 January 2010 Permalink |
Lascio la mia opinione: non avete capito una fava.
Renzo C
enrix007 10:39 on 13 January 2010 Permalink |
Ed io ti lascio invece la mia: oltre a non aver capito tu una fava, sei anche un bell’ingenuo.
Continui a rompere i marroni con sta storia delle sfumate che è solo un minuscolo pezzo del puzzle, e non capisci che se non la interconnetti con i documenti precedenti (soprattutto la trascrizione "Espresso") ed i dati storici, tu non vai da nessuna parte. La storia poi della "truffa" sulla vendita di una cosa passata per integrale che invece non lo sarebbe, che per te rappresenta il problema centrale e a fottersi tutto il resto, fa ridere i polli. Qui ti è stata venduta plastica e cartone col trucco da acciaio inox, e tu ti lamenti perchè ne manca un angolino sostenendo che quello è il fatto fondamentale, poi chissenefrega se è plasticaccia da due soldi, fatto già dimostrato. Basterebbe fosse stata integrale, e poi chissenefotte se il magistrato è stato strumentalizzato da defunto, anche solo per quel che già si vede.
Tu dici che io ho offerto a Travaglio la possibilità di ritirarsi senza rispondere, quando invece basta prendere atto di una cosa: a te Travaglio ha già risposto, a me no. Ti ha liquidato con due stronzate, e continuerebbe a farlo se solo volesse, perchè alla fine è suo buon diritto farlo, seccarti con un bel "echecazzoneso che son ti sfumi? Io non c’entro nulla. Potrebbero essere molte cose" Punto.
Il perchè è chiaro: se lo solleciti soltanto sull’aspetto "tecnico" della presenza di una dissolvenza, quello ti porta a vendere dove vuole, come ha effettivamente fatto.
Ciò che mette in difficoltà Travaglio in questo momento, invece, sono le prove del lavorìo manipolatorio che c’è stato intorno a questo intervista, sono i pezzi di manipolazione incontrovertibili che io gli sto sbattendo in faccia (ai quali gli sfumi concorrono solo come indizio) e sui quali egli si guarda bene dal rispondere, perchè qualsiasi risposta lo metterebbe in merda.
Tutte le sue risposte invece toccano solo ed esclusivamente il problema dei neri, quello che tu gli hai posto, perchè lì ha buon gioco, lì sa benissimo che tanto lì può nascondersi dietro il dito e non si arriva da nessuna parte, perchè avulso dal resto, diventa un falso problema, o comunque un problema soltanto latente.
Sul fatto invece, incontrovertibile, che al posto di quei neri sull’Espresso compaiano delle domande e delle risposte precise, come vedi egli fa come le tre scimmiette, e si guarda bene dall’entrar nell’argomento.
Ed è questo il problema di Travaglio di fronte al pubblico, sia dei suoi sostenitori che dei suoi detrattori, perchè lì perde la faccia.
Sullo sfumo lui non perde la faccia, perchè in mancanza di una definizione precisa di che cosa rappresentino effettivamente quei "neri", anche se io e te o zulawski (che non è uno sbarbatello, è un regista della TV svizzera) come tecnici sappiamo bene che essi rappresentano una prova di un’intervento di "taglio" del girato, di fronte al pubblico medio, specie dei suoi ammiratori, ciò non rappresenterà mai nulla di grave, sino a che lui continuerà a sostenere apoditticamente che non rappresenta nulla di grave. Il perchè è chiaro: alla prova contraria si arriva attraverso un ragionamento tecnico e logico che chiunque può sentirsi non obbligato a fare, specie se in malafede. Invece la mancanza dal "girato" di parti pubblicate e/o trasmesse in precedenza da vari mezzi d’informazione, rappresenta un pugno negli occhi, secco ed immediato, anche per chi è armato e pronto a ribattere in malafede, e pertanto quello è il centro del problema. Tu gli stai dando una mano, a Travaglio, per sfuggire da questo fulcro.
Io ho trovato sino ad ora il tuo contributo alla ricerca per definire la storia di quest’intervista, molto importante, e l’ho sostenuto, ma se tu al contrario nei miei confronti continui a dire minchiate tipo quella che io avrei fornito a Travaglio la scusa per non rispondere, allora per piacere scansati ed ognuno per la sua strada.
Buone cose anche a te.
anonimo 15:49 on 13 January 2010 Permalink |
Non so come spiegartelo, forse con un disegnino?
Visto che sei un analizzatore acuterrimo, purtroppo affetto da logorrea, non ti sarà sfuggito che ho letto ‘cazzillo’ e altre storie, peccato che siano quasi indigeribili, anche se dettagliatissime fino allo sfinimento.
La sostanza di ciò che ho portato è data proprio dal fatto che a domanda semplicissima e comprensibile da TUTTI, adulatori e critici, NON ci può essere altra risposta se non ‘scusate’.
Infatti a me ha risposto con uno splendido ‘armonico magmatico’ roba da sbellicarsi dal ridere
Mentre te/voi gli offrite sempre degli appigli dialettici su cui controbattere, ed infatti vi risponde a tono.
Non ti offro ancora un altro appiglio che ci sarebbe, anche se mi è già sfuggito, perchè se non sei/siete in grado di apprezzare questa fondamentale differenza è inutile e strumentale che andiate oltre.
La gente deve capire il messaggio, non abbioccarsi.
Stammi bene anche tu e tenta la sintesi, Travaglio ti batte e di molto sulla chiarezza.
Renzo C
p.s. in quanto a rompimarroni direi che con te non c’è gara: vinci per distacco
Turo tuo aveva il ciuccio e riempiva il pannolone quando lavoravo in tv io: in analogico non è cambiato praticamente un cazzo fino al digitale.
enrix007 22:51 on 13 January 2010 Permalink |
Caro Renzo C., sei troppo modesto:
a giudicare da quanto hai scritto su voglioscendere su ‘sti sfumi, non mi pare proprio che vi siano speranze, nè io nè altri, di sottrarti il primato in quanto a logorrea.
Inoltre ti voglio rammentare un piccolo particolare dell”arte del discutere: per dire una bugia, bastan due parole. La bugia è sintetica nel DNA, perchè al fine di essere difficilmente smascherata, deve essere per forza di cose omissiva e dettagliata quanto meno possibile. La demolizione della bugia, al contrario, non può esserlo, perchè deve per forza richiamarsi a tutti i dettagli di un fatto omessi dalla bugia, e possono essere molti.
Non solo: più la bugia è diabolica ed efficace, più occorrono argomenti ampi e profondi per demolirla.
Copia due righe da un verbale giudiziario, con tre parole in premessa, e seduta stante infili un tizio in un ufficio dove si sta subornando un teste. E non è che la ricopiatura di due righe di un verbale giudiziario! Quasi quasi non c’è nulla di male. Così sostiene Travaglio.
Per spiegare invece che c’erano altre due righe subito dopo che il teste lo scagionavano, mutando il significato delle due precedenti, fatto che rende moralmente e legalmente inaccettabile l’eventuale iniziativa di ometterle, occorre uno spazio almeno triplo, per quanto tu sia conciso.
Pertanto tu non puoi porre a confronto la brevità e la chiarezza di Travaglio con la mia, poichè facciamo due mestieri diversi, non so se mi spiego.
Inoltre se tu rilevi che egli abbia risposto a tono, vuol dire che non hai una corretta percezione di quanto accade. Se lo desideri, possiamo anche scendere nel dettaglio.
Ma soprattutto, per quanto concerne i tagli dell’intervista, guarda che lui ha risposto solo a te, leggi bene. Ha risposto solo a te perchè tu gli hai dato un appiglio per parlar d’altro.
A me no che non ha risposto, neppure con una sillaba.
Perchè centro il bersaglio, senza possibilità di replica. (con me non basta uno "scusate", ehm….)
Ciao.
enrix007 22:54 on 13 January 2010 Permalink |
P.S. : Io non ti ho detto che cosa fa Zulawski per ingaggiare una gara di esperienza fra voi due.
Io ti ho solo detto che cosa fa Zulawski.
Della tua prodigiosa e vetusta esperienza avevi già scritto su voglioscendere, ed io avevo letto; non ho ragione per dubitarne.
anonimo 00:57 on 14 January 2010 Permalink |
No caro Enrix, la logorrea è solo tua: non la misuri a numero di post, ma dalla lunghezza (mi pareva ovvio)
Anche il pistolotto sui 2 diversi mestieri (tu e Travaglio) c’azzecca poco, perchè al mio semplicissimo e breve rilievo (quindi non lungo come i tuoi) ammetti pure tu che sarebbe bastato un "scusate".
E’ vero, peccato però che ti sfugga il seguito……. (c’è c’è, dai che ti viene in mente)
Quindi il tuo postulato sul come smentire la bugia cade miseramente, sei d’accordo vero?
Sul fatto poi che a te non abbia risposto… beh mettiti d’accordo con te stesso

Hai riletto i tuoi articoli o devo citarteli?
Massì dai
"Caro Travaglio,vedo che nel suo lungo commento, dedicato in gran parte a replicare al sottoscritto (ne sono onorato),"
Dalla Settimana Enigmistica: chi l’ha scritto?
Con Arturo ci siamo chiariti, e dalle offese siamo passati al dialogo; mi scuso con lui e con tutti, ma sai, dopo 1.100 post dove ne ho prese da tutte le parti…. beh le palle a me girano, tu sei un santo?
Anche se Arturo scrive delle cose poi si smentisce…. tu lo capisci? io no, sarà un tipo indeciso di natura.
Saluti
anonimo 01:09 on 14 January 2010 Permalink |
Dimenticai di firmare, sorry, son sempre io
Renzo C
Saluti
enrix007 02:01 on 14 January 2010 Permalink |
Sul fatto poi che a te non abbia risposto…
"Caro Travaglio,vedo che nel suo lungo commento, dedicato in gran parte a replicare al sottoscritto (ne sono onorato),"
Dalla Settimana Enigmistica: chi l’ha scritto?
Io.
Ed ora senti questa:
"…Lei si è applicato fortemente nella finissima arte del parlar d’altro" (cioè del non rispondere)
Dal "Questionario per il patentino del piccolo manipolatore travaglino": chi l’ha scritto?
anonimo 03:34 on 14 January 2010 Permalink |
Tu!
E allora vedi che devi metterti d’accordo con te stesso?
A parte questo però, sul resto non è che mi dai delle gran risposte.
Non che siano dovute, però… faccia Lei, al suo buon cuore
Postulato?
Possibile seguito? (non l’hai ancora trovato, sii sincero)
Comunque l’ "armonico magmatico" è perla di rara confusione e fumo negli occhi, e quella, modestamente, è tutto per me.
Saluti
Renzo C
anonimo 01:00 on 15 January 2010 Permalink |
Caro Renzo reputo il tuo lavoro UN OTTIMO LAVORO, che calzava perfettamente con il lavoro di Enrix. Due lavori diversi, il tuo un tecnicismo che dimostrava un modo di fare di Travaglio antipatico, anche se sullo stesso, il commento di Arturo ha un qualcosa di reale, il lavoro di Enrix di contro è una lunga analisi che metteva in evidenza ancora una volta un Travaglio superficiale, in buonafede o cattiva fede, poco professionale, o non so che altro TUTTE COSE CHE NON POSSIAMO SOSTENERE PERCHE’ CI SFUGGE QUALCHE VERITA’.
Quando attacchi Enrix per la sua lungaggine mi sembra un attacco gratuito, qui stiamo cercando di capire come funziona il ns paese. Stiamo cercando di capire come mai il giornalista d’inchiesta più affermato in Italia cade in errori grossolani, stiamo cercando di capire come mai certe situazioni strane si ripetono spesso con meccanismi simili.
Cosa ci interessa la lungaggine? A volte è necessaria. Enrix, come il suo amico gabriele, che hai detto di conoscere bene complimentandoti con lui se non mi sbaglio, per l’ottimo Periodista di La Verdad, cercano LA VERITA’, e quando trovano delle incongruenze, studiano, ricercano, analizzano.
Non capisco realmente questa tua avversità nei confronti di Enrix e queste polemiche.
Ciao Gianluca
anonimo 13:03 on 15 January 2010 Permalink |
Caro Gianluca, che il mio lavoro sia ottimo è un’ esagerazione notevole.
Semmai di ottimo c’era che LO CAPIVANO TUTTI e al volo, è questo che sfugge a enrix il logorroico
La cosa non è di poco conto, perchè erano molte le voci che chiedevano spiegazioni (mai avute).
Sulle valide ma cervellotiche e logorroiche obiezioni di enrix scatta inesorabile l’abbiocco.
Io non ho alcuna avversità ad enrix e riconosco che i suoi approfondimenti sono validissimi ma soporiferi.
Avrei anche smontato il suo “postulato”, detto anche il primo postulato del segugio: “per smontare una balla bisogna scrivere un poema”.
Avrei appena dimostrato il contrario: con 2 righe, precise che vanno al cuore della balla, ottieni un risultato migliore.
Quale?
Le leggono e capiscono molti di più e ti inchiodano a rispondere o “scusate” (mai letto) o un favoloso “armonico magmatico”, che, se permetti, mi appartiene e ne rido con mucho gusto
Saluti
Renzo C
Adesso si attende l’ enrix che sostiene il suo postulato e intanto non ha ancora capito il possibile seguito nascosto (mica vero, l’ho pure scritto, ma vallo a trovare adesso)
anonimo 15:51 on 15 January 2010 Permalink |
Caro Renzo non fare il modesto … l’ottimo lavoro l’hai fatto e spesso nei confronti dimostri di essere pragmatico, chiaro ed a conoscenza di quelo che dici, però mi ritorni sempre sulla presunta logerrea e poca chiarezza di Enrix.
Io penso che capire qualcosa riguardo il filo sottilissimo che lega tutti gli argomenti intorno ai due giudici uccisi (papelli, conversioni di Cianciminio, processi a Mori e Canale, trasferimenti, inchieste Mafia ed applati, magistrato Stepankov o come si chiamava, processi vari tra cui spicca quello a del’utri condannato in primo grado) SIA COMPLICATISSIMO PER L’ENORME MOLE DI INFORMAZIONI E FATTI IN CAMPO, ora se chi fa l’analisi (in questo caso stiamo parlando di Enrix) non è bravo nella sintesi, come me d’altronde
parliamo di lana caprina, non credi? Potrebbe essere più sintetico ed appassionare maggiormente i lettori? POTRA’ ESSERE SICURAMENTE VERO, ma ritengo che Enrix, visto che stiamo aprlando di lui, ABBIA UN ALTRO OBIETTIVO, cercare con i mezzi in suo possesso DI FARCI COMPRENDERE LE NUMEROSE CONTRADDIZIONI CHE SMASCHERANO UNA REALTA’ CHE NON ESISTE.
Non deve vendere, non deve fare i soldi, vuole grazie alla rete, aiutare LA VERITA’, cosa che ravvisavo anche in te grazie alla tua affermazione del girato ed alla domanda che hai fatto a Travaglio, ENTRAMBI VOLEVATE FAR TRIONFARE LA VERITA’, tutto qua.
Tu giustamente preoccupato che la maggiorparte della gente non segue cose che fanno perdere troppo tempo (è vero ma ciò non toglie che io mi appassiono maggiormente a cose più complesse e che so mi fanno perdere più tempo, questo per farti capire che non tutti siamo uguali), posti e poni u tema DI SEMPLICE COMPRENSIONE, Enrix seguendo un filone che gli sta a cuore ha scviscerato temi un po più complessi ma entrambi …
STATE FACENDO UN OTTIMO SERVIZIO ALLA VERITA’
per questo vi ho accumunato e reputo un po esagerata la polemcia.
Gianluca
P.S. Ti conosco da poco, si vede che sei persona svelta, inteligente, chiara, hai molte qualità ma credimi quando scendi in qualche svarione tipo le prime battutine ad Arturo cadi troppo in basso. Capisco le tue ire ma mi permetto di darti il consiglio di cercare di essere ironico SENZA SCADERE.
anonimo 16:28 on 15 January 2010 Permalink |
Caro Gianluca, ti ringrazio ancora ma credimi è stata cosa di poco conto.
Enrix non è poco chiaro, mai scrito, ma logorroico sì.
Il suo postulato "per sbugiardare servono molte più parole di chi mente" è una cavolata, provasse ad essere sintetico avrebbe molti più lettori, sarei pronto a scommetterci.
Questo non intacca in alcun modo le sue eccellenti indagini, solo che così come le espone…. l’abbiocco è in agguato
Talvolta prima di leggerlo ti giuro che guardo quanto è lungo "il pezzo" poi decido.
Con Arturo ci siamo chiariti, ed è stata colpa mia, lo ammetto senza problemi; posso avere al limite solo la scusa di una settimana di insulti vari e improperi anche da "amici", per un totale di circa 1.100 post.
Magari avevo le palle a elicottero? probabile
Saluti
Renzo C
enrix007 02:19 on 21 January 2010 Permalink |
UNA PRECISAZIONE: nel messaggio n°12 ho scritto che arturo zulawsky è un regista della TV svizzera. Si tratta di un errore conseguente un’informazione ricevuta non dal diretto interessato, da me equivocata.
Arturo non fa quel mestiere, ma è comunque esperto di videoprocessi e videoapparecchiature.